Murales a tema animali: quando la natura invade le città Italiane
I murales a tema animali non sono solo decorazione e critica sociale, ma possono anche parlare di temi legati a ecologia, sostenibilità e conservazione. Divenuta ormai una realtà consolidata in tutte le nostre città, la graffiti art è sempre più spesso correlata a questi importanti discorsi e, grazie alla sua pervasività, diventa uno strumento comunicativo potentissimo capace di sensibilizzare migliaia di persone ogni giorno.
I murales che ritraggono animali stanno trasformando il volto delle metropoli italiane, unendo spazi urbani e mondo selvatico. Attraverso tutto il nostro Paese, da Milano a Roma, da Torino a Cagliari, artisti nazionali e internazionali hanno portato creature più o meno esotiche all’interno delle nostre città, trasformando muri anonimi e facciate di palazzi in scorci naturalistici tanto inaspettati quanto magnifici.
Questa forma di urban art naturalistica dedicata alla fauna rappresenta molto più di una semplice tendenza estetica: è un movimento culturale che utilizza l’arte di strada per costruire ponti tra l’uomo e la natura, per denunciare gli abusi ambientali e per ricordare a tutti noi che condividiamo questo pianeta con milioni di altre specie.
Il murale di un elefante di pezza per la conservazione a Torino
A Torino, lo street artist britannico Luis Masai ha realizzato un imponente murale che raffigura un grande elefante di pezza dalla pelle multicolore, che regge con la sua proboscide un simbolo della pace. Quest’opera di street art dal forte impatto visivo non è una semplice celebrazione della bellezza animale, ma un grido d’allarme sulla crisi di biodiversità che stiamo attraversando.
Masai, famoso in tutto il mondo per la realizzazione di opere con animali di pezza e giocattoli come soggetti, ha voluto porre l’attenzione sugli attuali problemi circa la conservazione di diverse specie. Si parla infatti di Sesta Estinzione di Massa in relazione al fatto che negli ultimi anni il tasso di estinzione delle specie è tra le 100 e le 1000 volte più grande rispetto al normale.
L’autore ha scelto di usare i giocattoli nei suoi murales a tema animali perché, se la situazione attuale non dovesse migliorare, presto rimarranno solamente i peluche e i giochi dei bambini al posto degli animali veri. Un messaggio che colpisce dritto al cuore, rendendo tangibile e visivamente immediata una crisi che spesso rimane confinata nei report scientifici.
L’opera di street art che denuncia l’inquinamento: “The Black Machine”
Sempre nel capoluogo piemontese, possiamo ammirare un’altra straordinaria opera di street art a tema animali che sposta l’attenzione su una tematica tanto urgente quanto drammatica. Il collettivo svizzero Nevercrew ha creato un murale che raffigura un grande orso polare che sembra fluttuare nell’aria, sospeso, con un’espressione di profonda tristezza.
La caratteristica più potente di quest’opera di graffiti art risiede nel suo dettaglio: la porzione posteriore di questo magnifico animale, tra i più grandi carnivori terrestri, è completamente nera, ricoperta di gasolio. Un’accusa diretta e viscerale ai continui versamenti di greggio nelle acque di tutti i mari e oceani del mondo, che stanno decimando intere popolazioni di fauna marina e artica.
Questo murale è un esempio cristallino di come l’urban art contemporanea non si limiti ad abbellire gli spazi urbani, ma diventi strumento di denuncia e riflessione profonda sulle dinamiche sociali, economiche e ambientali che caratterizzano il nostro tempo.
Il murale mangia-smog di Milano che parla di conservazione e inquinamento
Nel quartiere milanese di Lambrate è apparso “Anthropoceano“, un’opera monumentale che parla degli effetti deleteri che le attività umane hanno causato e stanno causando tuttora agli ecosistemi marini di tutto il mondo. Questo murale a tema animali rappresenta una fusione tra arte, tecnologia e impegno ambientale.
Una balenottera azzurra, il più grande mammifero vivente, uno squalo bianco e una manta nuotano all’interno di un gigantesco boccione per l’acqua di plastica, sulla cui sommità appare una piattaforma di raffinamento del petrolio. Qui, la street art cattura lo scempio che ancora oggi si compie in mari e oceani.
Le attività umane stanno causando danni irreparabili: migliaia di chilometri di barriere coralline e habitat naturali distrutti per sempre, disastri ecologici, versamenti di petrolio e la continua riduzione degli areali di cui queste specie hanno bisogno per sopravvivere. Gli animali raffigurati nel murale diventano simboli di un ecosistema sotto assedio.
L’opera è stata inoltre realizzata usando Airlite, una speciale vernice ecologica in grado di assorbire smog e polveri sottili, purificando attivamente l’aria del capoluogo lombardo. Un perfetto esempio di come l’urban art “green” possa unire estetica, sostenibilità, innovazione tecnologica e tutela dell’ambiente in un’unica soluzione creativa.
Sergio Mattarella come San Francesco: il murale romano contro la caccia
Passeggiando per le vie della capitale, vi potrebbe capitare di imbattervi in un murale decisamente curioso e peculiare: non è infatti cosa comune che il soggetto di un’opera di street art sia proprio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella!
Creato dallo street artist Harry Greb, quest’opera di graffiti art ecologica raffigura il Presidente in maniera allegorica, accostandolo alla figura di San Francesco d’Assisi e accompagnandolo con diversi animali: orsi, lupi, volpi, cinghiali sono stretti attorno a lui in un abbraccio simbolico che celebra la convivenza pacifica tra uomo e natura.
Realizzato a sostegno di LAV – Lega Anti Vivisezione, questa opera di urban art a tema animali è un invito diretto a rispettare l’Articolo 9 della Costituzione, recentemente modificato proprio per tutelare esplicitamente l’ambiente, gli animali e la biodiversità come aspetti fondamentali e irrinunciabili della Repubblica Italiana.
ROA e gli uccelli marini: la street art invade il porto di Ancona
Nelle Marche, presso il porto del capoluogo, è possibile ammirare alcune delle opere che lo street artist belga ROA ha realizzato agli albori della sua carriera: una serie di uccelli marini in versione street art che decorano le mura di una pescheria, trasformando uno spazio industriale del porto in una galleria urban art a cielo aperto.
Lo stile inconfondibile di ROA, che mescola un realismo quasi anatomico con l’aggiunta di motivi più inquietanti come ossa, scheletri e riferimenti alla morte, non è una provocazione gratuita. Questi murales a tema animali sono una denuncia alla crudeltà dell’uomo verso gli animali, testimoniare la sua tendenza autodistruttiva e, contemporaneamente, celebrare la fauna locale marchigiana.
La graffiti art di ROA ci ricorda che dietro ogni piatto di pesce c’è una vita, un ecosistema, una catena alimentare complessa che l’uomo spesso dimentica o ignora deliberatamente.
FIDES: il colibrì palermitano tra resilienza e speranza
Situato in uno dei quartieri più complessi di Palermo, FIDES è un murale che è stato realizzato dallo street artist siciliano Andrea Buglisi, celebre per aver creato diverse opere sparse non solo a Palermo e in Sicilia ma in tutta Italia.
Rappresentante un piccolo colibrì nell’atto di sollevare un pesante macigno, questo esempio di street art a tema animali trasforma una piccola creatura in simbolo di forza e determinazione. L’uccello diventa qui metafora di una città in grado di dimostrare una resilienza senza eguali contro situazioni sociali ed economiche tanto delicate quanto complesse.
L’opera è così realistica da abbracciare la corrente del naturalismo, con una cura maniacale dei dettagli tipica della migliore urban art contemporanea, ma al tempo stesso è carica di un significato profondo che testimonia da un lato la volontà di riscatto della città e dall’altro un profondo senso di identità e orgoglio di quartiere.
Se siete interessati alla street art palermitana, non perdetevi il nostro articolo sui migliori murales del capoluogo siculo!
Quando i murales animali celebrano la tradizione: l’asino di Ericailcane
Nella piccola cittadina sarda di San Gavino Monreale, lo street artist Ericailcane ha creato un murale che dimostra come le opere di urban art possano diventare celebrazione di antiche tradizioni regionali e locali, preservandone la memoria culturale e trasformando anche le vie di un piccolo centro abitato in una galleria d’arte en plein air.
Quest’opera di street art si rifà all’antica tradizione e mestiere dei carrettieri sardi, figure fondamentali nell’economia rurale dell’isola fino alla metà del Novecento. L’asino raffigurato non è solo un animale, ma un simbolo culturale, un compagno di lavoro e di vita che ha accompagnato generazioni di sardi nelle loro fatiche quotidiane.
Lo street artist Ericailcane, con il suo stile inconfondibile che mescola elementi fiabeschi a una tavolozza cromatica vivace, riesce a rendere omaggio alla natura e alla cultura contadina sarda, dimostrando che i murales a tema animali possono essere ponte tra passato e presente, tra tradizione e innovazione artistica.
La street art a tema animali rappresenta oggi una delle espressioni più vitali e significative dell’arte urbana contemporanea. Attraverso i murales animali sparsi nelle città italiane, artisti di tutto il mondo stanno costruendo un nuovo immaginario collettivo che riconnette gli spazi urbani con il mondo naturale, che spesso sembra così lontano dalle nostre vite cittadine.
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