Murales e street art urbana a Bergamo: un viaggio tra colori e storie
L’arte murale bergamasca ha conosciuto negli ultimi anni una straordinaria evoluzione, diventando sempre più protagonista dello spazio urbano.
Oggi i murales a Bergamo rappresentano non solo espressioni artistiche di grande impatto visivo, ma anche veicoli di inclusione sociale, memoria storica, messaggi civili e ambientali. Per orientarvi meglio tra i vicoli della città, vi lasciamo una mappa con l’ubicazione e l’aspetto dei murales che tratteremo all’interno di questo articolo sulla street art bergamasca:
Dalla street art più iconica alla graffiti art concettuale, Bergamo si conferma una città attenta al linguaggio visivo contemporaneo, capace di dare voce al territorio attraverso opere d’arte murali.
Murale tra arte classica e contemporanea: “Beatrice” e la storica Accademia Carrara
Uno dei simboli più noti della nuova arte murale bergamasca è il murales “Beatrice“, realizzato presso l’autostazione di Bergamo: l’opera, gigantesca e poetica, nasce dal confronto con un dipinto della storica Accademia Carrara: il Ritratto di Beatrice di Giacomo Trecourt. Questo intervento rientra in un progetto di riqualificazione urbana e, oltre ad arricchire visivamente l’area del parcheggio delle autolinee, racconta l’impegno per trasformare spazi trascurati in luoghi artistici.
La street art accoglie chi arriva in città: “Welcome to Bergamo”
Tra i murales a Bergamo che più colpiscono al primo sguardo, spicca l’opera che campeggia su via Bonomelli 9, ben visibile da chi arriva in città dall’autostrada o dall’aeroporto. Il messaggio è chiaro: “Welcome to Bergamo“, con la dicitura “Capitale Italiana della Cultura Bergamo-Brescia 2023”. Realizzato da un artista anonimo su commissione privata, questo murale ha le fattezze di una cartolina urbana: il soggetto – una giovane donna che versa il tè circondata da fiori, tra cui un dente di leone – è poetico e accogliente, simbolo di delicatezza, apertura e condivisione.
Arte murale di denuncia e speranza: “Filo Spinato“
In via Gavazzeni 11, nel quartiere Malpensata, Ericailcane – una delle voci più affermate della street art italiana – firma la sua prima opera a Bergamo: il murale, intitolato “Filo Spinato“, raffigura una rondine migratrice in equilibrio su un filo spinato: un’immagine densa di significati, che unisce fragilità e resistenza.
Murale sulla musica jazz: “Solo de Rhodes”
Sempre in via Gavazzeni, ma al civico 18A, troviamo un altro murale di grande impatto visivo e sonoro: si tratta di “Solo de Rhodes”. La particolarità dell’opera è proprio la sua capacità di far “uscire” la musica dal muro: la scena raffigurata è viva, dinamica e quasi in movimento. A sinistra, un uomo di profilo suona un basso con profonda concentrazione, mentre, al centro, emerge la figura di un sassofonista, intento a dialogare musicalmente con un tastierista accanto a lui. Proprio quest’ultimo è raffigurato con un dettaglio sorprendente: al posto della testa, una scia gialla sembra materializzare la musica stessa, come se le note prendessero forma e si liberassero nell’aria. A completare il quartetto, in fondo alla scena, un piccolo personaggio suona la batteria, scandendo il ritmo di quest’opera urbana che è un vero e proprio inno visivo al jazz.
Donizetti tra graffiti art e pittura: quando la musica incontra i muri
In via Broseta 132 un grande volto domina la scena urbana: è quello di Gaetano Donizetti. Il ritratto è espressivo e nasce da una sinergia tra graffito, installazione, illustrazione e tipografia. Questo murale rappresenta un omaggio all’illustre compositore bergamasco, ma anche un esempio di come la graffiti art possa farsi veicolo di memoria culturale, coniugando tradizione e contemporaneità.
Qui per altri murales di personaggi famosi in Italia!

Street art per decorare i muri delle scuole di via Gavazzeni: “La Malpensata”
“La Malpensata”, un’opera murale situata nei pressi del Liceo Natta, è nata da un dialogo con studenti, insegnanti e territorio: il risultato è un’opera murale densa di simbolismo, che racconta il passaggio, la crescita e l’importanza della cultura come motore di cambiamento. La street art qui si fa riflessione pedagogica, alleata dell’educazione, della comunità e dello spazio pubblico.
Murale nel cuore di Bergamo: “Coronilla – Bolivian Mothers”
L’opera “Coronilla – Bolivian Mothers” omaggia le madri boliviane che hanno combattuto per la libertà e i diritti, raffigurate con abiti tradizionali e dettagli pop, in un mix visivo impattante e suggestivo. Questo murale parla di radici, di passaggi generazionali, di riconnessione con la propria storia ed è un’opera capace di stratificare significati e di affermare con orgoglio la pluralità culturale della città.
Graffiti art che rimanda alla mitologia greca: “Pan”
In via Moroni 304, il murale ritrae una figura riconosciuta dai passanti come un moderno Pan, simbolo del verde e dell’ambiente che cerca spazio tra le auto, i gas e l’inquinamento urbano. L’opera nasce dal desiderio dei proprietari dell’edificio di trasmettere un messaggio forte e immediatamente comprensibile contro l’inquinamento, soprattutto in un’area così soffocata dal traffico.
In quest’ottica, anche noi di Mostrami abbiamo avviato un progetto che denuncia i rischi dell’inquinamento e promuove la sostenibilità in linea con l’Agenda 2030: scopri di più sul progetto OCA!
Murale volto all’inclusività e all’accettazione dell’altro: “Un tetto per tutti” dello street artist Blu
Una delle opere più emblematiche della recente produzione di murales a Bergamo è senza dubbio “Un tetto per tutti”, firmato dallo street artist Blu e realizzato nel quartiere Celadina, su un edificio Aler abbandonato. L’artista, noto anche per aver rimosso le sue opere da Bologna in segno di protesta, qui lancia un messaggio fortissimo sul diritto alla casa. Personaggi umani, animali e fantastici si mettono assieme alla rinfusa per proteggere un tetto comune, metafora di solidarietà e lotta collettiva. Il murale ha risvegliato l’attenzione dell’opinione pubblica e trasformato un luogo dimenticato in un simbolo di dignità umana.
Street art sulla legalità, un murale dedicato ai magistrati Falcone e Borsellino a Cavernago
Infine, non si può non citare il grandissimo murale di Cavernago (BG) in via Papa Giovanni 24, dedicato ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Accompagnato dalla scritta “Possiamo sempre fare qualcosa”, questo murale diventa monito e memoria, in dialogo con altre opere murali sulla legalità come quelle presenti in Sicilia, tra cui i ritratti di magistrati realizzati su commissione locale.
Murales su commissione e personalizzati anche a Bergamo con Mostrami
A meno di un’ora di distanza da Bergamo, nel cuore del quartiere Isola a Milano, si trova Mostrami Factory, un hub culturale attivo nella promozione della street art e dell’arte urbana come strumenti di rigenerazione e inclusione sociale. Proprio in quest’ottica, Mostrami offre un servizio di murales personalizzati su commissione per scuole, enti pubblici, aziende e privati che desiderano valorizzare spazi urbani o interni con opere site-specific: partendo da Milano, può facilmente arrivare anche a Bergamo.
La street art bergamasca è oggi una fucina di sperimentazione, impegno civile, rigenerazione urbana e narrazione sociale. I murales a Bergamo sono diventati strumenti importanti per raccontare storie individuali e collettive, trasformare luoghi dimenticati, costruire nuove identità visive. Che si tratti di street art, graffiti art o muralismo contemporaneo, il “linguaggio dei muri” parla chiaro: Bergamo è una città che accoglie l’arte a cielo aperto, la coltiva e la fa crescere perché ormai si tratta di un museo urbano in continuo divenire, dove ogni opera è una tappa di un viaggio fatto di colore, memoria e visione.
Ti è piaciuto questo articolo sulla street art di Bergamo? Ti aspettiamo allora anche nel capoluogo lombardo per scoprire i murales dedicati alla natura: scopri pinguini, squali, orsi e molti altri animali!









