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Mostre, vernissage, performance, installazioni: queste sono tutte le tipologie di eventi che Mostrami realizza con i propri artisti.

Realizziamo numerosi eventi per i nostri clienti-partner anche in collaborazione con le loro agenzie o con altre associazioni.

L’evento artistico è un’occasione e strumento di Corporate Social Responsability per i partner che condividono la nostra vision: l’arte giovane come driver di sviluppo sociale, per intrattenere, conoscere meglio i loro clienti, fornitori o collaboratori o avere modo di comunicarsi a dei nuovi. Le aziende nostre partner, sposando Mostrami, ampliano la loro comunicazione in modo originale, fissando l’arte e la cultura come veri e propri asset strategici.

A fianco a questi eventi, più o meno grandi, i nostri appuntamenti fissi sono le due MostreEvento di Milano, in tarda primavera e in tardo autunno.

Parallelamente ai suddetti eventi ha avuto luogo e si è conclusa, l’1 novembre 2015, la prima edizione del progetto Mostrami Factory @Folli 50, in collaborazione con Fondazione Bracco, a Milano in via Egidio Folli 50; consulta la nostra sezione community per saperne di più su eventi, mostre, corsi e spettacoli che hanno caratterizzato i sei mesi di Factory.

L’ultima mostra che abbiamo realizzato è “Recondite Armonie – L’arte della Bellezza”, sempre in collaborazione con la Fondazione Bracco, all’interno del CDI – Centro Diagnostico Italiano in via Saint Bon 20, Milano.  La mostra ha accolto le opere di dodici giovani artisti dal 16 dicembre 2015 al 31 marzo 2016.

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  • MARIO RACITI
    anniduemila

    PALAZZO SARCINELLI CONEGLIANO

    A cura di Oltrearte Associazione Culturale (tel.338.2705193)

    Catalogo con testo di Alberto Barranco di Valdivieso

    Dal 3 Settembre al 2 Ottobre 2022

    Inaugurazione Sabato 3 Settembre ore 16.30
    Alla presenza dell’artista.
    Presentazione di Alberto Barranco di Valdivieso.

    Orari
    Giovedì-Venerdì – Sabato – Domenica
    10.00-12.30 15.30-19.30

    Oltrearte Associazione Culturale è lieta di invitarvi alla mostra dedicata all’artista Mario Raciti (Milano, 1934).

    La mostra a Palazzo Sarcinelli intende dare un contributo al lavoro veramente straordinario a questo grande e singolare artista astratto e visionario che ha attraversato la storia dell’arte contemporanea dal secondo dopoguerra fino ai nostri giorni.

    Dopo le esposizioni alla Quadriennale di Roma e alla Biennale di Venezia, dopo le innumerevoli mostre personali e collettive che lo hanno visto presente in molti spazi e in molte importanti collezioni pubbliche e private, già protagonista di una mostra a Palazzo Sarcinelli nel 1997, la mostra “anniduemila” in corso dal 3 settembre al 2 ottobre 2022, propone una lettura approfondita degli ultimi venti anni di attività di questo grande artista astratto.

    In mostra sono presenti oltre quaranta lavori che ripercorrono gli ultimi cicli dell’artista, partendo dai “Mistero” (1993-2006), passando per il ciclo “Why?” (2007-2009) e quindi “I fiori del profondo” (2009-2012) fino a “Uno o due Figure” (2012-2019), per concludersi con il ciclo delle “Fonti” (2019-2022).

    Una mostra che ci accompagna in un tragitto difficile ed emozionante, una strada senza esito certo, un percorso densa di interrogativi esistenziali, senza mai risposte definitive, ma nella certezza che l’arte può aiutarci nella comprensione del nostro tempo e “trovare finalmente la strada per un nuovo rinascimento”.

    Mario Raciti è uno degli artisti più importanti dell’astrazione italiana.
    E’ nato a Milano nel 1934; le sue prime esposizioni risalgono agli inizi degli anni ’50. Dai primi anni ’60, dopo una laurea in giurisprudenza e l’inizio dell’attività legale, si è dedicato professionalmente alla pittura.

    Da allora, le sue opere hanno superato il mezzo secolo “nella continuità di un’ossessione, propria dell’artista di ogni tempo, che lo porta, attraverso vari giochi della fantasia e dei momenti, a percorrere un mondo sempre aperto all’altrove, all’”oltre”.

    Espone dagli anni ’60 in moltissime gallerie private in Italia e all’Estero.

    Dalle figurazioni emblematiche degli anni ’60, alle “Presenze-assenze degli anni ’70, alle “Mitologie” degli anni ’80, ai “Mistero” degli anni ’90, esponendo in questi periodi in Istituzioni quali le Quadriennali di Roma, con le personali alla Biennale di Venezia, al P.A.C. di Milano, a Palazzo Magnani di Reggio Emilia, al Museo Diocesano di Milano, al MART di Rovereto, nonché sempre in personali, alla Casa del Mantegna di Mantova, a “Dècouvertes 92” a Parigi, a Palazzo Sarcinelli di Conegliano, al Chiostro si S. Domenico di Imola, alla Biblioteca Salita dei Frati di Lugano, al Morat Institut di Freiburg im B., al MAG di Riva del Garda, alla Permanente di Milano (con R. Casiraghi), al Palazzo del Broletto di Pavia (con M. De Maria).

    Raciti approda dagli anni 2000 ad una pittura, che ponendo il problema di soluzioni controverse, ne forza le contraddizioni portando l’immagine a una forza drammatica quanto trasognata. Sono recenti le indagini sulle crocefissioni: “Why”, dei “Fiori del Profondo” (Proserpina dall’Ade fa nascere i fiori sulla terra per comunicare colla madre Demetra) e ultimamente: “Una o due figure”, con i fiori divenuti dardi e la “non” descrizione di irraggiungibili amplessi.

    Nell’ultimo ciclo delle “Fonti”, il colore si risveglia. In questi dipinti Raciti sembra volersi liberare di alcune zavorre esistenziali. Queste ultime grandi opere, dal respiro palpitante e dal segno ancora più “fragrante”, fresco e vibratile, sono la testimonianza di un afflato creativo che sa mettersi in gioco ancora oggi.

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