Abbiamo tutti una “storia di vita”. La storia della nostra vita è basata su esperienze dirette e, proprio come un romanzo, è costruita scena dopo scena, ha bisogno di tempo. Ha bisogno di giorni, mesi, anni. Tristezza e felicità, vittorie e delusioni ci plasmano, ci fanno trovare il nostro posto nel mondo, lo cambiano e cambiano noi stessi. Le nostre emozioni e stati d’animo spesso codificano il tempo: rimorso o nostalgia del passato, speranza o timore del futuro. Nella mia storia, attraverso i miei disegni, cerco di ricostruire il passato e di anticipare il futuro.
Arte per me non è solo dipingere e disegnare… Arte significa pensare, avere visioni, fare azioni, acquisire conoscenza di sé stessi. L’arte contemporanea fino ad ora ha giocato un ruolo di primaria importanza nella mia vita sia per quanto riguarda la mia carriera professionale sia a livello personale. Spinta da un bisogno irresistibile di comunicare, di ascoltare e di replicare, di pensare a voce alta con qualcuno e per qualcuno…
Una tela bianca mi aiuta a elaborare nuove idee, e, come dice sempre mio papà, “quando le idee sono forti, rivoluzionarie, innovative, tutto il resto scompare… Sono le idee che fanno andare avanti il mondo”.
Attraverso i miei disegni, creo un portale dei miei ricordi ed emozioni, alcuni di essi mostrano pura felicità mentre altri sono tristezza, comunicano stati d’animo e passioni.
Vedo l’arte come un “momento liberatorio” durante il quale posso rilassarmi e liberare la mente. Come artista, posso concentrarmi sui colori ed emozioni, posso essere creativa e spontanea, sincera, vera.